Studi e Saggi Linguistici

V. 62 N. 1 (2024)
Articoli

Note sulla geminatio consonantium nel corpus epigrafico peligno

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  • Federico Iacozzilli
Federico Iacozzilli
Università La Sapienza di Roma
DOI: https://doi.org/10.4454/ssl.v62i1.377

Pubblicato 2024-07-11

Parole chiave

  • Epigrafia,
  • Riforme ortografiche,
  • Latino,
  • Peligno
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Abstract

L'alfabeto peligno, come quello ereditato dai latini nel IV-III secolo a.C., in origine non distingueva graficamente tra consonanti deboli e intense. In latino tale distinzione si presenta graficamente a partire soltanto dal III sec. a.C. a seguito di una riforma ortografica. Un'attenta analisi dei dati del corpus epigrafico peligno rivela che gli effetti di questa riforma ortografica promanata da Roma si sono diffusi in tutta la comunità latinofona a partire dal II secolo a.C. arrivando perfino fra le popolazioni italiche come i Peligni. Gli stretti contatti nel tempo tra Latini e Peligni, nella regione abruzzese, hanno creato infatti una fitta rete di influenze che si riflette nel corpus epigrafico di entrambe le lingue. Le oscillazioni grafiche tra forme geminate e deboli riscontrate nel corpus dei Peligni sono da intendersi come il risultato di un'accettazione ancora 'imperfetta' o parziale della riforma ortografica della geminatio da Roma, mediata dagli ambienti 'dialettali' o regionali latini.

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