Allocuzione, evidenzialità e (s)cortesia in italiano: Uno studio diacronico sulla correlazione tra categorie con funzione pragmatica
Pubblicato 2025-10-10
Parole chiave
- verbi di visione, (s)cortesia autorità epistemica, intersoggettività, pragmaticalizzazione, richiamo dell’attenzione
Abstract
In questo contributo ci proponiamo di delineare un modello analitico integrato volto a indagare la correlazione funzionale di diverse categorie linguistiche (in senso ampio) nel perseguimento di un dato scopo comunicativo, e dunque sul piano pragmatico: integrato perché volto a esplorare l’interconnessione di categorie nell’interazione e considerando più livelli del discorso. Dal punto di vista empirico, il contributo illustra le potenzialità euristiche che possono scaturire quando si pongono in correlazione categorie linguistiche finora esplorate solo in modo indipendente con le funzioni pragmatiche che queste possono assumere nel contesto. Nello specifico, la nostra ricerca prende in esame la gamma di funzioni pragmaticamente orientate sviluppata da due costruzioni basate su verbi di visione, ossia guarda che… e non vedi che…?, analizzate sulla base di un corpus di testi tratti dalla Biblioteca Italiana Zanichelli, che raccoglie circa 1.000 opere letterarie che vanno dal XIII secolo agli anni Trenta, e dal Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento, che include 100 romanzi selezionati per il Premio Strega dal 1947 al 2007. L’analisi mostra che le due costruzioni hanno sviluppato significati legati alla (s)cortesia a partire da un nucleo funzionale che esprimeva in origine altri valori semantico-pragmatici, quali l’allocuzione e l’evidenzialità.